Mercato di mezzo - Bologna
Risplende di nuovo l'antico Mercato di MezzoDall'11 aprile, dopo i lavori di recupero curati da Coop Adriatica, a Bologna riprende a pulsare il cuore della tradizione gastronomica. Un luogo da vivere tutto il giorno, dove gustare e acquistare le specialità del territorio, fermarsi a mangiare una pizza e bere una birra artigianale
Nel Medioevo era un'area dedita al commercio, al cibo e all'incontro, e a cavallo dell'Unità d'Italia è diventato il primo mercato coperto di Bologna. E' il Mercato di Mezzo, luogo storico della città, che Coop Adriatica ha riportato alla vita, dopo importanti lavori di recupero e ristrutturazione, iniziati nel 2012, per ricondurlo alla sua funzione originaria: quello di uno spazio pensato per acquistare, gustare e vivere il cibo.
Il Mercato sorge nel Quadrilatero, in un edificio ottocentesco di proprietà dell'Asl. Ha due ingressi: uno su via Clavature e uno su via Pescherie Vecchie, e si sviluppa su tre livelli per oltre 700 metri quadri. Nella ristrutturazione dello spazio sono state valorizzate le caratteristiche storiche, come i grandi lucernai vetrati al centro delle due facciate. Al piano terra, di 370 metri quadrati, intorno alla piazzetta centrale con i tavolini per le consumazioni, trovano posto i chioschi degli alimentari, collocati nelle nicchie laterali come nell'impianto ottocentesco. Gli spazi sono gestiti da grandi nomi dell'enogastronomia locale e nazionale: il Forno Calzolari , Agribologna . Macelleria Zivieri , Pescheria del Pavaglione, Grandi salumifici italiani , Granarolo con la pasticceria Gino Fabbri . Coop Adriatica avrà una sua area con lo spazio ristorazione DeGusto, dove fermarsi a consumare spuntini e aperitivi, e acquistare i prodotti dell'eccellenza gastronomica Fior Fiore Coop e Alce Nero, e i vini dell'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna . Una scala e un ascensore panoramico conducono al primo piano, di 180 metri quadrati, che ospita una pizzeria di Eataly. Al piano interrato, invece, in un locale suggestivo con volte a botte, c'è la birreria artigianale Baladin . Il Mercato è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 24.
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Mixto -Politecnico di Torino
cfr (gambero rosso 16.01.14)Mixto. A Torino mensa universitaria reloaded
Una volta c'erano le mense universitarie, con poco appeal e una proposta ridotta all'osso. A Torino il progetto Mixto crea un polo gastronomico aperto a tutta la città all'interno del Politecnico. Design e appeal aperto a tutti.
Il nome è programmatico e annuncia l'arrivo di un nuovo mix a Torino: Mixto, appunto. Un innovativo polo gastronomico universitario che è una miscela di architetture contemporanee, comfort metropolitano e ristorazione, e che vuole porsi come punto di congiunzione – e di mescolamento – tra il mondo universitario e il tessuto urbano. Il concept vale un investimento di 2 milioni di euro, ed è firmato da Camst, gruppo leader della ristorazione collettiva, in collaborazione con Lavazza, torinesissimo marchio del caffè con un’esperienza centenaria. Location? Il campus del Politecnico di Torino. L'idea nuova è rappresentata dall’apertura alla città: Mixto infatti non vuole essere solo un servizio per gli studenti, un punto ristoro per chi gravita all'interno del Politecnico, ma si pone come un nuovo punto di ritrovo, un nuovo luogo di tendenza del capoluogo piemontese. Perché, e sono parole di Pietro Fassino “non basta avere un'università per fare di una città una città universitaria". Dunque Torino punta all'università come elemento di sviluppo urbano, con la creazione di nuovi servizi, e l'integrazione con il resto della città.
Accattivante già dal look, che recupera un vecchio fabbricato industriale delle Officine Grandi Riparazioni, ne valorizza gli elementi strutturali come il cemento armato, le travi metalliche, le capriate e i pilastri in legno e li mescola arredi minimal e tocchi di design. Due piani giocati sui toni di bianco, di grigio, di metallo, illuminati dalla luce naturale che entra dalle grandi vetrate, ma anche da oltre centocinquanta LED programmati da un esclusivo sistema di domotica. Del resto il Politecnico è dietro l'angolo (e, va da sé, free wi-fi ovunque).
Il tutto a creare 140 coperti al piano terra e 50 al mezzanino. E 35 posti di lavoro, una nuova sfida della Torino capitale del design che crea, innova, investe anche in un momento di crisi, come hanno sottolineato all’inaugurazione, il 15 gennaio,il sindaco di Torino Piero Fassino, il Rettore del Politecnico Marco Gilli, Francesco Profumo, ex Rettore del Politecnico di Torino ed exMinistro dell’Istruzione, la Presidente di Camst Antonella Pasquariello, Claudio Marsili, Direttore della Divisione Piemonte Liguria Camst, e Gloria Bagdadli di Lavazza.
Profumo, all'epoca rettore del Politecnico, è l'ideatore di questo progetto, concepito 14 anni fa pensando proprio a un punto di aggregazione per gli studenti e la città con l'obiettivo di creare un organismo universitario integrato e condiviso dalla città. Così Mixto dal 20 gennaio proporrà una formula estesa di drink e food: aperto dalle 7 di mattina alle 2 di notte, è ristorante, caffetteria e punto ristoro, pensato su misura per diverse esigenze, anche di budget: si pranza con soli 5 euro. Dalla mattina alla sera la proposta prevede caffè e cappucci del menù Espression Lavazza, tè (18 tipi diversi) e croissanteries artigianali, snack, panini e finger per un pranzo veloce; al ristorante, a pranzo e a cena, la scelta è più articolata. La cucina è a vista, con grande barbecueper proposte alla brace.L'offerta è completata da aperitivi, dopo cena, cocktail, vini e birre artigianali con sottofondo musicale di djset a tema ma anche concerti live. Parola d’ordine - come ci ha spiegato la direttrice di Mixto, Denise Tubiolo - la qualità dei prodotti che arrivano da filiere selezionate. Prova ne è che il 14 marzo inaugurerà proprio a Mixto il Mercato della Terra di Torino, prodotti locali scelti da Slow Food, raccontati e venduti da chi li produce.
Mercato delle Erbe -Bologna
«Da due anni questo progetto era in cantiere – dice Riccardo Di Pisa, uno dei quattro soci di ‘Altro?’ assieme a Beatrice Lipparini, Massimo Mani e il gruppo Rightness Srl – e ora finalmente lo stiamo realizzando: io e Beatrice Lipparini ci siamo innamorati del Mercato e così è nata l’idea».
Entrambi già esperti del settore: lei ex titolare del ‘Rosa Rose’, lui laureato in marketing agroalimentare. «Siamo in una piazzetta del Mercato delle Erbe: al centro ci sono i tavolini, circa un centinaio di posti, di cui 40 riservati al nostro ristorante – illustra Di Pisa –; noi siamo distribuiti su tre lati con le varie possibilità: il bar, il vegetariano take away con prodotti a vista, l’alimentari con vini, salumi, formaggi e il forno per la pizza». E infine il ristorante, con servizio al tavolo e cucina a vista: «Ovviamente – aggiunge – anche se solo il ristorante ha il servizio con i tavoli riservati, i tavolini nella piazzetta sono a disposizione di tutti e ci si può fermare direttamente lì a gustare le nostre prelibatezze, oppure portarle a casa».
I piatti forti del vegetariano sono non solo frutta e verdura freschi da acquistare al momento, ma anche insalatone, centrifugati, succhi; l’alimentari offre anche panini e birre e il forno produce la pizza e il pane per le altre postazioni. «Speriamo che l’inaugurazione sia un successo – chiude Di Pisa –. Se normalmente potremo ospitare circa un centinaio di persone per volta, per l’occasione saremo pronti ad accoglierne un migliaio». Chi parteciperà potrà gustare un piatto particolare proposto dal ristorante e mille assaggi degli altri quattro punti vendita.
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