Ventilazione nei locali
Tratto da "Energia Gas" N°4, capitolo 4 - 2001....Di seguito riprendiamo un tema molto importante: la ventilazione dei locali, analizzando, a integrazione dei casi trattati precedentemente, "il dimensionamento di un'apertura di ventilazione richiesta da un apparecchio di cottura di tipo professionale, di portata termica minore di 35 kW".
Normalmente, sono reperibili sul mercato apparecchi di cottura che, a parità di portata termica, possono essere di tipo professionale o domestico.
Questi ultimi (apparecchi di cottura domestici) sono costruiti secondo la norma di prodotto UNI EN 30, mentre la norma di prodotto per le cucine professionali è la UNI EN 203.
La scelta di utilizzare un tipo di apparecchiatura deve avvenire in base alla destinazione d'uso del locale in cui questa va installata.
Se un impianto gas alimenta apparecchi di cottura di tipo domestico (UNI EN 30), anche se questi sono caratterizzati da una grande portata termica, ma singolarmente non superiore a 35 kW, e sono posti in ambienti domestici, la norma d'installazione a cui si deve far riferimento è la UNI CIG 7129. Di conseguenza il dimensionamento dell'apertura di ventilazione deve essere effettuato applicando tale norma (vedi casi già trattati).

Per impianti ubicati in locali diversi da quello domestico, la norma d'installazione è, indipendentemente della portata termica delle apparecchiature, la UNI CIG 8723.
Tale norma ha per titolo: "Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunità" ad essa si fa capo, senza obbligo di progetto, quando la portata termica totale delle apparecchiature installate nel locale (cucina professionale) è minore di 34,8 kW. Per impianti in cui la portata termica totale è maggiore di 53kW si dovrà fare riferimento oltre che alla norma su citata anche al DM 12 aprile 1996.
Con il termine "cucina professionale" s'intende indicare un locale in cui sono installate apparecchiature realizzate o assemblate secondo la norma di prodotto UNI EN 203.
In questo contesto, l'elemento essenziale da tener presente nel dimensionamento dell'apertura di ventilazione, anche se la potenzialità della "cucina" è minore di 35 kW, è quello di far affluire nel locale una quantità d'aria tale da soddisfare il fabbisogno necessario per una corretta combustione delle apparecchiature.
L'afflusso d'aria Q necessario va determinato applicando la seguente formula:
Q=35P
Dove:
Q = portata di aria in metri cubi
P = portata termica in kW
La superficie dell'apertura di ventilazione S espressa in m2 si ricava dalla formula che segue:
FS =QN
Dove:
V = velocità dell'aria in m/s
Nota: per il calcolo la velocità imposta dalla norma UNI 8723 è pari a 0,5 m/s valutata in prossimità delle apparecchiature; ciò vuol dire che nella sezione della apertura di ventilazione tale valore può essere maggiore. Al fine di dimensionare le "aperture" in linea anche con quanto indicato dal DM 12 aprile 96, si consiglia di utilizzare un valore di velocità pari a 1 mls come indicato al punto 3.4 della UNI CIG 7129.
Esempio di calcolo
Ipotizzando di dimensionare l'apertura di ventilazione di una "cucina professionale" di portata termica totale installata pari a 25 kW, utilizzando per il calcolo un valore di velocità pari a 1 m/s (rif. UNI CIG 7129), si ottiene una sezione di 2430 cm.
Q = 35 x 25 kW = 875 m1/h = 875/3600 = 0,2430 m3/s
S = 0,2430/1 = 0,2430 m2 = 2430 cm2
Si ricorda che il DM 12 aprile 1996 per locali in cui sono installate apparecchiature di portate termiche maggiori di 35 kW fissa una sezione minima di ventilazione pari a 3000 cm2.
Le aperture per l'afflusso dell'aria così dimensionate devono essere realizzate su parete perimetrale esterna e devono avere le caratteristiche seguenti:
- essere situate in posizione tale da non creare contro circuiti nel flusso d'aria;
- essere realizzate in modo che il passaggio dell'aria non possa essere ostruito;
- essere protette con griglia avente una sezione netta delle maglie di circa 1 cm2;
Per gli apparecchi installati in ambienti per i quali esiste un oggettivo problema per individuare in modo certo il "disposto normativo" al quale ci si deve riferire, nostro parere in merito è che ci si deve attenere a quanto è riportato sulla licenza di esercizio.
In particolare, si farà riferimento alla norma di installazione UNI CIG 7129 solo se l'uso della apparecchiatura è personale e non rivolto alla propria attività commerciale.